Home / Benessere / Glicemia alta e bassa: le differenze

Glicemia alta e bassa: le differenze

La glicemia è la concentrazione di glucosio nel sangue ed è un parametro fondamentale per valutare l’equilibrio metabolico dell’organismo. Alterazioni significative, sia in eccesso sia in difetto, possono indicare condizioni patologiche acute o croniche che richiedono monitoraggio costante e interventi mirati.

Come si misura la glicemia

La misurazione della glicemia avviene attraverso dispositivi diagnostici specifici che consentono un’analisi rapida e precisa dei livelli di glucosio ematico. Il metodo diffuso in ambito extraospedaliero è il glucometro, uno strumento che, tramite una goccia di sangue capillare prelevata dal polpastrello, fornisce un valore immediato espresso in mg/dl. La procedura richiede l’utilizzo di strisce reattive calibrate e l’aderenza a rigorosi standard igienici.

In contesti non ospedalieri, gli infermieri a domicilio possono svolgere questo controllo, direttamente a casa, facilitando la gestione nei pazienti fragili o con ridotta mobilità (per un esempio pratico si può approfondire sul sito www.infermiereadomicilioroma.it )

In ambito clinico la glicemia può essere misurata oltremodo tramite prelievo venoso, con successiva analisi in laboratorio per ottenere valori altamente accurati. Questo approccio è preferito quando è necessario monitorare l’andamento glicemico in relazione a patologie endocrine, metaboliche o nel sospetto di emergenze mediche.

Differenze tra glicemia alta e bassa

La glicemia alta, o iperglicemia, si verifica quando la concentrazione di glucosio supera i valori normali, generalmente oltre 126 mg/dl a digiuno. Tale condizione può essere correlata al diabete mellito di tipo 1 o tipo 2, a stati di insulino-resistenza, a stress metabolico o a disfunzioni endocrine come l’ipertiroidismo. I sintomi più frequenti includono poliuria, polidipsia, visione offuscata, affaticamento e perdita di peso non spiegata. Nei casi più gravi l’iperglicemia può evolvere verso chetoacidosi diabetica o stato iperosmolare, condizioni che richiedono intervento medico urgente.

La glicemia bassa, o ipoglicemia, è generalmente definita da valori inferiori a 70 mg/dl. È spesso associata a un eccesso di insulina (endogena o esogena), digiuno prolungato, attività fisica intensa o interazioni farmacologiche. I sintomi caratteristici comprendono sudorazione fredda, tremori, tachicardia, confusione mentale, irritabilità e, nei casi più severi, perdita di coscienza o crisi convulsive. L’ipoglicemia rappresenta un’emergenza medica potenzialmente pericolosa, soprattutto nei pazienti diabetici in terapia insulinica.