Sab. Nov 9th, 2024

L’inizio dell’anno è il momento perfetto per pianificare, con un po’ di anticipo, una piccola fuga dalla routine durante la primavera o l’estate. Tra le mete più affascinanti che possiamo suggerire spicca sicuramente l’Irlanda, una terra ricca di paesaggi naturalistici mozzafiato, temperature miti e leggende di grande fascino, tutte da scoprire.

Questa terra è intrinsecamente legata a una tradizione secolare, cioè quella degli Irish whiskey, come il Jameson Irish Whiskey, una bottiglia di spicco tra i distillati di origine irlandese. Anzi, a voler essere precisi, è proprio il business della distilleria uno degli elementi che, ogni anno, attira migliaia di persone sull’isola.

Il turismo del Whiskey, oggi, è un business di grande valore che permette alle persone di toccare con mano l’arte della distilleria, nonché di conoscere e apprezzare la tradizione e l’artigianalità che hanno reso popolare l’isola in tutto il mondo.

Un tour tra le distillerie

Per chi organizza un viaggio in Irlanda non possono mancare i tour guidati all’interno delle distillerie più antiche e famose che, come da tradizione, aprono le porte ai viaggiatori mostrando i segreti delle loro produzioni. Esse rappresentano un importante patrimonio culturale e produttivo dell’isola e, tra le principali, spicca Jameson Irish Whiskey, fondata a Dublino nel 1780 da John Jameson.

È rinomata per la sua produzione di whiskey di alta qualità, noto anche per la sua morbidezza e complessità. Il Jameson è particolarmente amato per la sua tripla distillazione e per l’invecchiamento in botti di legno, che conferiscono al whiskey un sapore e un carattere unico. La distilleria Jameson offre tour guidati per esplorare il processo di produzione, dalla fermentazione alla distillazione, fino all’invecchiamento, concludendo con una degustazione di alcuni dei loro prelibati whiskey.

Ce ne sono moltissime altre, tipo Bushmills, nella contea di Antrim, famosa per essere una delle più antiche al mondo, perché fondata nel 1608. In ogni caso è una tappa fondamentale, da alternare alle visite dei parchi nazionali più famosi e delle impervie scogliere a picco sull’Oceano Atlantico.

Degustare il Whiskey: un rituale sacro e profano

La degustazione del whiskey è un’esperienza sensoriale e che, in quanto tale, richiede pazienza, relax e meditazione. Si inizia con l’osservazione del colore del whiskey versato nel bicchiere, una fase che ci permette di intravedere le tonalità e i dettagli dell’invecchiamento.

Prima di bere le persone sono invitate ad avvicinare leggermente il bicchiere al naso per apprezzare la varietà di aromi e note fruttate o speziate. L’esame olfattivo deve essere effettuato con grande delicatezza, perché l’elevata concentrazione alcolica rischierebbe di anestetizzare i recettori del naso, annullando la percezione degli odori.

A seguire si passerà alla degustazione vera e propria, cioè un momento in cui si gode del whiskey a poco a poco, un sorso alla volta. Lasciando che il distillato copra la lingua e che rilasci, lentamente, tutte le sfumature di sapore, da quelle più dolci e amabili a quelle più elaborate e complesse. Ad ogni sorso, per finire, ci si può prendere del tempo per apprezzare il finale, cioè il retrogusto alcolico che propagherà una ventata di calore in tutto il corpo.

 

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