Lun. Apr 29th, 2024

Nel caso in cui ci si trovi di fronte a un dente del giudizio cariato, scrive dentalpharma.it bisogna ricorrere subito ai ripari. I sintomi che possono rappresentare delle avvisaglie, sono svariati. Il primo tra questi è senza ombra di dubbio il sentore di freddo. Potrà quindi capitarci che mentre beviamo una bevanda troppo calda oppure troppo fredda, il nervo si sensibilizzi. Se questa sensazione è ricorrente, allora dobbiamo sottoporci subito ad un controllo presso uno studio dentistico. Un altro modo per capire se il nostro dente è cariato, qualsiasi esso sia, è fare noi stessi un controllo del suo aspetto estetico. Se è macchiato, presenta delle piccole o grandi venature nere sulla corona, allora siamo molto probabilmente di fronte ad una carie. Il problema sorge quando questa è silente, questo significa che il dolore classico che si avverte non è percepito. Nel frattempo il nostro dente potrebbe essere letteralmente mangiato, e diventare marcio. In questi casi si sarà costretti purtroppo a ricorrere alla dolorosa e fastidiosa devitalizzazione. Il dente viene ucciso alla radice, e in seguito si lavora per ripristinare la fisionomia di un dente reale.

Cos’è la carie?

Spesso e volentieri si sente parlare di carie, soprattutto tra i bambini. Si tratta di un’infestazione batterica che aggredisce il dente, fino ad arrivare alla polpa. L’ambiente in cui si creano, è alquanto acido e viene stimolato o generato da un passaggio di troppi zuccheri. Per evitare le carie è bene lavare spesso i propri denti, ma non solo. Infatti capita che questo non basti a prevenirne la formazione. In alcuni soggetti determinate carenze, possono contribuire a rendere deboli i denti e più esposti. Quindi in questi casi potrebbero essere buono assumere calcio e vitamina C. Alcuni studi hanno dimostrato che proprio la carenza di quest’ultima espone molto a sviluppare la parodontite, di cui è affetta una fetta sempre più grande di popolazione. Si consiglia inoltre di utilizzare dei dentifrici atti a rimuovere l’eccesso di placca, e degli spazzolini con setole medio morbide. Inoltre sfruttare un filo interdentale non è una cattiva idea, come d’altronde anche quella di acquistare un collutorio. Per quanto concerne lo spazzolino, molti preferiscono quello elettrico, in quanto rimuove maggiormente la placca. Se poi vogliamo essere all’avanguardia, ne esiste sul mercato uno ad ultrasuoni assolutamente efficace in tal senso. L’importante è seguire sempre le istruzioni, e cercare di non utilizzare nel modo improprio questo prodotto.

Quali sono i denti più esposti a sviluppare le carie?

Non possiamo dire in assoluto quali denti siano più esposti a creare le carie, ma sicuramente per quanto riguarda i molari la probabilità di incorrere in queste è più alta rispetto ad altri denti. I molari infatti, sono posizionati in fondo alle arcate, e quindi può accadere di non pulirli bene. Ma è proprio lì che il cibo va a raccogliersi meglio, come anche sui premolari. Dobbiamo operare una pulizia regolare e che tenga conto anche dei denti meno esposti. Si consiglia di recarsi subito dal proprio dentista, se avvertiamo dolore. Può accadere che questo alcune volte si percepisca come localizzato all’interno dell’orecchio. Se verificate dall’otorino che è tutto apposto, allora molto probabilmente si tratta di una carie che sta avanzando. Non bisogna arrivare al punto di devitalizzare il dente, quindi meglio agire subito recandosi presso lo studio del nostro dentista di fiducia.

Conclusione

Le carie derivano spesso da una cattiva igiene orale, gli zuccheri si muovono indiscreti a creare un ambiente così acido da sviluppare batteri. Per cercare di prevenire l’insorgere di carie, si consiglia prima di tutto di usare spazzolini, dentifrici, collutori atti a rimuovere l’eccesso di placca. Infine in alcuni soggetti è consigliato assumere calcio e vitamina C.

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