Mer. Apr 24th, 2024

Chiunque ritrovi delle parti realizzate in amianto si domanda come tiene la bonifica. È importante sapere che Ci sono più soluzioni possibile da mettere in pratica in base alle condizioni del ritrovamento. Pochissimi sanno che per lo smaltimento amianto Roma si può utilizzare la tecnica della rimozione, dell’incapsulamento oppure del confino. In questo breve articolo si vuole fare un approfondimento sulla tecnica della sovra copertura e del confino.

Come realizzare la copertura

Per lo smaltimento amianto Roma è possibile procedere con la tecnica della copertura per impedire la dispersione delle pericolose fibre di amianto nell’ambiente. Si tratta della tecnica più utilizzata nel caso di ritrovamento di cemento amianto che spesso è presente all’interno delle costruzioni realizzate ante anni 90. Le fibre di amianto vengono confinate grazie alle coperture. Prima di procedere con la realizzazione della copertura, il materiale va trattato adeguatamente con protocolli di incapsulamento preventivo che prevede la realizzazione di una maniera contenitiva. Oltre a prevenire la dispersione, questa prima fase preventiva garantisce lastre più solide perché rinforza la struttura. Nel momento in cui la parte pericolosa ha una zona inferiore a vista, si procede anche su quel lato con la tecnica dell’incapsulamento.

Aspetti di cui tenere conto

Una volta portata a termine la prima fase, si passa alla realizzazione della nuova copertura. Si può procedere realizzando pannelli metallici facendo attenzione al carico massimo della parte che spesso è un tetto. La posa della copertura avviene tenendo anche conto della dilatazione del metallo a causa dell’irraggiamento solare. Infatti, si predispongono anche dei giunti di dilatazione. È altresì importante che questa tecnica di bonifica dell’amianto venga realizzata eliminando anche eventuali ristagni d’acqua. La pioggia Deve defluire via perché un ristagno potrebbe essere pericoloso per la tenuta dell’intervento.

Questo sistema si utilizza nel caso di ritrovamento di superfici non degradate e solo se la portata del tetto lo permette. Si possono utilizzare anche dei pannelli di tipo coibetante per garantire anche un miglioramento dell’efficienza energetica. Anche in questo caso importante predisporre una fase successiva di monitoraggio periodico per verificare la tenuta nel corso del tempo.

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